L’ESPERTO RISPONDE

/L’ESPERTO RISPONDE
L’ESPERTO RISPONDE 2015-02-06T13:26:52+00:00

Domanda: Come affrontare i disturbi classificati come “psicosomatici”?

Risposta:

E’ bene specificare intanto che non tutti i sintomi non legati ad una causa patologica sono di tipo psicosomatico. Occorre fare una valutazione attenta. Il disturbo psicosomatico puro può essere affrontarlo con il trattamento osteopatico, in quanto comunque induce degli adattamenti a livello “meccanico” che diventano poi causa del dolore. Se poi questa condizione si somma a qualche quadro patologico preesistente il sintomo può presentarsi in modo ancora più evidente ed importante. Tuttavia occorre affrontare questo tipo disturbo lavorando anche su altri piani al fine di ridurre le recidivazione dei sintomi che comunque periodicamente potrebbero ripresentarsi.
Dr. Giulio Altadonna – Osteopata

La psicoterapia può contribuire al trattamento dei sintomi e disturbi dell’area psicosomatica, cioè di quell’importante area mentale nella quale possono svilupparsi disagi sintomatologici con espressione corporea.
Le “somatizzazioni” sono in generale condizioni di sofferenza nelle quali una sintomatologia fisica è ritenuta espressione di disagi psicologici oppure dello stress. Questi disturbi possono riguardare parti del corpo, apparati e funzioni anche molto differenti tra loro. Nel gruppo di sintomi a carico del l’apparato muscolo-scheletrico rientrano le rigidità muscolari, i gonfiori, l’affaticamento. Un’altra categoria di sintomi dolorosi da somatizzazione riguarda alcune forme di cefalea, alcune cervicalgie o lombalgie.
Nella maggioranza dei casi l’insieme di queste condizioni non è accompagnata da danni fisici e non vi è nemmeno una causa organica o posturale. Pertanto vengono considerate come modificazioni fisiologiche reversibili, una volta individuata la problematica stressogena di base, di cui spesso il paziente è piuttosto inconsapevole.
Dr. Vittorio Cameriero – psicologo e psicoterapeuta